L’area, pur risultando alquanto omogenea dal punto di vista dell’utilizzo dei suoli, appare frammentata in quattro nuclei di diversa estensione, separati gli uni dagli altri da importanti infrastrutture quali l’asse interurbano di Bergamo, l’autostrada A4, la strada statale n. 42 del Tonale e della Mendola e l’asse ferroviario Bergamo-Treviglio.
Sotto il profilo storico, il parco è circondato dai nuclei antichi di Colognola al Piano e Grumello del Piano, borghi rurali fortificati di origine medievale, e dai centri di Azzano San Paolo e di Stezzano.
Le aree comprese nel parco sono perlopiù adibite ad agricoltura meccanizzata (mais e seminativi da foraggio), con scarsa presenza di vegetazione arborea e arbustiva, principalmente localizzata nelle formazioni ripariali lungo i corsi d’acqua e, seppure in modo discontinuo, a livello delle connessioni campestri e stradali formando filari e siepi ai bordi dei percorsi.Sotto il profilo naturalistico, l’area si connota quindi per la presenza di una componente agricola significativa che, oltre a segnare nel corso della storia la struttura del territorio, assume oggi, nelle aree a forte densità, un ruolo prioritario quale elemento di ricomposizione ecologica e paesaggistica capace di mitigare l’effetto omologante delle dinamiche urbane.
Rilevanti nel contesto del parco il corso del Torrente Morletta (l’antico corso del Torrente Morla) con consistenti tratti delle scarpate morfologiche laterali ancora chiaramente visibili, ma è bene evidente anche il corso della Roggia Morlanacosì come altri canali irrigui di minore dimensione oltre alla parcellizzazione agricola che richiama a tratti l’antica orditura delle centuriazioni romane.
Nell’area appartenente al comune di Stezzano, oltre al già richiamato corso del Torrente Morletta e ad un equipaggiamento vegetazionale interpoderale maggiormente strutturato e continuo è da segnalare il santuario della Madonna dei Campi, la cui storia risale al XII secolo, quando nelle campagne a ovest di Stezzano, a circa due chilometri dal centro del paese, era stata edificata una edicola in onore della Madre di Dio. A seguito di eventi prodigiosi, quali l’apparizione della Vergine Maria, tra il 1586 e il 1866 venne innalzato un santuario, poi ampliato alle attuali forme sul finire dell’Ottocento.
Nel territorio del parco appartenente al comune di Bergamo, nel 2019 sono stati realizzati due significativi interventi di potenziamento ecologico: un frutteto al margine meridionale dei Colognola al Piano e un’area umida contornata da un nuovo bosco presso via San Giovanni Campi a Grumello del Piano, nell’ambito di un progetto co-finanziato da Fondazione Cariplo all’interno del Bando Comunità resilienti.
Per il territorio del parco ricadente entro i confini comunali di Bergamo (che assomma a complessivi 257,9 ha) è stato avviato il processo di accorpamento al Parco dei Colli di Bergamo, preceduto da un ampliamento del parco locale stesso di circa 50 ha. La riperimetrazione del parco locale ha escluso alcune aree marginali interessate da trasformazioni urbanistiche e l’inclusione di ambiti agricoli liberi da sottoporre a tutela.
L’inserimento delle aree del parco locale all’interno del parco regionale dei Colli di Bergamo ha l’obiettivo di incrementare e rafforzare il livello di protezione di tale ambito naturale, favorendo al contempo la fruizione sociale dell’ambiente, riqualificare il territorio, migliorando la qualità di vita degli abitanti e implementando il tema della sostenibilità ambientale in ambito urbano.