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Ranica appare nella documentazione scritta per la prima volta nell'881 come "Laranica", nonostante che l'archeologia dimostri la sua esistenza già dal II secolo A.C. La storia lo descrive da sempre come un centro attivo politicamente, con un futuro economico e sociale promettente, basato sull'economia agricola e l'attività tessile. Le ricchezze paesaggistiche e monumentali di Ranica comprendono, oltre alla chiesa parrocchiale che custodisce due rari e preziosi dipinti di G.B.Moroni e l'organo Serassi, l'ottocentesca Villa Camozzi, la costruzione civile più prestigiosa. Nel passato ospitò, fra le stanze decorate e le splendide sculture, numerosi patrioti, fra cui Giuseppe Garibaldi. Attualmente la villa è sede dell'Istituto Negri (centro di ricerche e sperimentazioni farmacologiche).